C’è moda e Moda.

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In campo matematico, la moda è quel valore che in una sequenza numerica compare il maggior numero di volte. Questa definizione, a detta della sottoscritta, può ben descrivere quello che comunemente è inteso con il termine MODA. Pensate, per esempio, ad un paio di scarpe (scegliete voi colore, modello, marca ecc…) che risulta essere indossato da un numero particolarmente elevato di individui, siano essi belli, brutti, ricchi o poveri…non ha importanza. Quel preciso paio di scarpe non è forse quel valore che in una sequenza numerica compare il maggior numero di volte? Io credo proprio di si. Quando invece si pensa alla moda nel senso più comune del termine le opinioni che ne vengono fuori sono tra le più variegate: ci sono quelle persone che si fanno letteralmente ipnotizzare da ciò che vedono in giro e che di conseguenza VOGLIONO, COMPRANO e INDOSSANO senza neanche chiedersi se ciò che stanno acquistando risulti effettivamente essere di loro gradimento, poi ci sono i cosiddetti “anticonformisti” che invece rifiutano categoricamente qualsiasi cosa disquisendo su quanto sia banale indossare qualcosa che non è bello ma semplicemente “va di moda” non rendendosi invece conto che così facendo si “conformano” a un tipo di stile ben preciso a anch’esso “alla moda”, una categoria che non ha bisogno di presentazioni… è quella dei “mi piace…però di quel colore ce l’hanno tutti”, gli individui appartenenti a quest’ultima categoria sono quelli disposti a prendere treni e aerei pur di trovare un paio di scarpe o un capo d’abbigliamento che nessuno possa sfoggiare in loro presenza. Potrei continuare con decine e decine di esempi, ma credo che questi bastino per capire l’ampiezza della scala cromatica di opinioni riguardanti questo curioso fenomeno.

Aldilà di quello che è forse il fenomeno più antico del mondo, esiste poi la Moda con la M maiuscola, quella che negli ultimi 140/150 anni è diventata una vera e propria arte al pari, secondo me, di quelli arti considerate più tradizionali. Non voglio sembrare troppo audace con questo mio paragone, ma ARTE è secondo me la parola che più si presta ad essere sinonimo di Moda. Perché la moda è riuscita col tempo ad amalgamare in maniera disarmante tutta una serie di arti apparentemente molto diverse tra di loro. Pensate per un’attimo ad un vestito che, inizialmente disegnato in maniera stilizzata con un carboncino e dei pastelli, lentamente acquista forma diventando quasi un dipinto che prende vita, un dipinto indossato e successivamente presentato attraverso un’istante colto da un fotografia e celebrato attraverso la teatralità di una sfilata.

I più potrebbero affermare che questo sia solo marketing, ma a me piace pensare che anche se non potrò e non vorrò mai spendere 2000 euro per un vestito haute couture, nulla potrà mai impedirmi di apprezzare un collezione di Armani, di rimanere a bocca aperta guardando una sfilata di Dolce e Gabbana, di riconoscere la bellezza che si cela dietro una donna in smoking in una foto di Helmut Newton. Nulla potrà mai impedirmi di ammirare un idea.

(foto di Helmut Newton, da una campagna pubblicitaria del 1975 per Yves Saint Laurent)

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